«Il governo italiano, riconosciuta la impossibilità di continuare la impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione, ha chiesto un armistizio al generale Eisenhower, comandante in capo delle forze alleate anglo-americane. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza.»
Pietro Badoglio – Capo del Governo Italiano – 8 settembre 1943
“Ma di questo Mussolini c’è poi da fidarsi?”
Vittorio Emanuele III di Savoia, a Luigi Facta, dopo che questi proclamò lo stato d’assedio durante la Marcia su Roma.
“I tedeschi minano tutto e lasciano una sentinella a guardia delle mine. Essi preparano la totale distruzione dell’Italia.”
Enrico Caviglia – Maresciallo d’Italia – 8 Ottobre 1943
Quel giorno, Vittorio Emanuele esclama: ” La sua azione è indecisa e poco sincera. Badoglio non è certamente un uomo all’altezza del momento.”
Vittorio Emanuele III di Savoia – 6 settembre 1943 – A proposito di Badoglio
Intendo trasmettere alla radio l’accettazione dell’Armistizio all’ora già fissata. Se voi o qualsiasi parte delle vostre forze armate mancherete di cooperare come precedentemente concordato, io renderò noti in tutto il mondo i dettagli di questo affare. Oggi è il giorno X e aspetto che voi facciate la vostra parte.
Dwight Eisenhower – Comandante in capo delle forze Alleate – 8 settembre 1943